Pansessualità
Orientamento sessuale nello spettro della bisessualità che consiste nel provare attrazione indipendentemente dal genere delle persone.
Le parole sono importanti quando comunichi e il linguaggio può diventare complesso se vuoi davvero accogliere e capire il tuo pubblico. Qui trovi un glossario non esaustivo e in divenire di alcune parole chiave della comunicazione di genere
Orientamento sessuale nello spettro della bisessualità che consiste nel provare attrazione indipendentemente dal genere delle persone.
Sistema sociale e ideologico che attribuisce agli uomini maggiore potere, autorità e valore a discapito delle donne, delle persone trans e non binarie. Il patriarcato come sistema sociale è l’estensione del modello familiare in cui l’autorità è detenuta dal padre.
Una persona autistica è una persona caratterizzata da un sistema cognitivo che comporta specifiche modalità di comunicare, di pensare e di processare gli stimoli dei sensi. In pratica le persone autistiche hanno un cervello-mente che funziona in un modo diverso da quello considerato standard. Né migliore, né peggiore: l’autismo non è né un superpotere, né una malattia. Per questo diciamo persona autistica e non persona con autismo, affetta da autismo o che soffre di autismo.
Espressione person-first per riferirsi a persone che non vogliono che la propria disabilità sia rappresentata come parte integrante della loro identità. Questo è spesso valido per le persone con disabilità acquisite, in ogni caso è sempre bene chiedere alla persona direttamente interessata.
Espressione identity-first per riferirsi a persone che presentano qualsiasi tipo di disabilità da loro ritenuta come parte integrante della propria identità. Spesso le persone autistiche e le persone neurodivergenti preferiscono “persona disabile”. Come sapere quale espressione utilizzare? Quando è possibile la cosa migliore è domandare alla persona direttamente interessata, diversamente noi preferiamo fare riferimento alla voce pubblica della comunità di riferimento (advocate, sondaggi, altre fonti).
Il colore della pelle delle persone varia da tonalità molto scure, quasi nero, fino a tonalità di rosa estremamente pallide. Siccome non c’è niente di vergognoso nell’avere la pelle nera (o di qualsiasi tonalità di marrone) possiamo utilizzare l’espressione “persona nera” così come “persona bianca”. Al contrario è da evitare l’inutile eufemismo “persona di colore” (quale colore?) o altre espressioni che rivelano l’idea per cui la pelle chiara sia lo standard.
Il termine è stato coniato dalla sociologa Judy Singer nel 1999 per parlare di sé e della propria famiglia e ha successivamente assunto un valore politico di self-advocacy. Oggi viene utilizzato per riferirsi a tutte le persone che, indipendentemente dal fatto di avere ricevuto una diagnosi psichiatrica, presentano delle peculiarità a livello cognitivo o comportamentale che causano loro marginalizzazione, esclusione sociale, stigma. Include persone autistiche, ADHD, Sindrome di Down o altre diagnosi come quella di Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Borderline di Personalità, Disturbo Narcisistico di Personalità, Schizofrenia, etc. Ma il termine include anche persone che hanno subito danni cerebrali o ictus, persone classificate come con quoziente intellettivo ridotto e più in generale etichettate come strane, incapaci, disfunzionali.
Una persona che presenta l’assetto cervello-mente, e di consegunza modalità cognitive, di comunicazione e socializzazione, ritenute standard dalla medicina e dalla cultura attuale. Preferiamo parlare di persone neurotipiche invece che di persone “normali”, perché il concetto di normalità stigmatizza le persone neurodivergenti.
Persona che non si riconosce nel binarismo di genere, il quale prescriverebbe di identificarsi o nel genere maschile o nel genere femminile.
Persona che pratica un tipo di relazione non monogama detto poliamore.
Una persona oggetto di un processo di razzializzazione, ovvero una persona a cui vengono attribuite delle caratteristiche morali o un valore inferiore sulla base di sue caratteristiche fisiche (il colore della pelle, la struttura dei capelli, il taglio degli occhi, etc). Anche se il concetto di razza è stato sconfessato scientificamente, le persone vengono ancora razzializzate e discriminate di conseguenza.
Il pinkwashing – letteralmente: dipingere di rosa – consiste nello sfruttare i valori del femminismo a scopo di marketing senza di fatto aderire in alcun modo alla lotta femminista, anzi spesso contraddicendone i principi nella pratica.
Il fatto di emettere un giudizio non sulla base di una valutazione reale ma sulla base di idee preconcette. Ad esempio un pregiudizio può essere quello di ritenere una persona bisessuale poco affidabile a causa dell’idea preconcetta che le persone bisessuali siano sempre in cerca di partner sessuali.
Ovvero profilassi pre-esposizione, è un tipo di terapia farmacologica che una persona esposta al rischio di contrarre l’HIV può intraprendere per minimizzare il rischio.
Il Pride (letteralmente “orgoglio”) è la manifestazione con cui ogni anno intorno al 28 giugno la comunità LGBTQIA+ celebra se stessa e riporta all’attenzione le proprie lotte. Per quanto i Pride siano sempre più spesso al centro di azioni di rainbow washing, nascono come manifestazioni di protesta e lotta politica.
Una condizione di vantaggio rispetto ad altre persone, dovuta non al merito ma a ragioni estrinseche favorevoli. Può riguardare la condizione economica, aspetti fisici, sociali, di genere, orientamento sessuale etc. Ad esempio il white privilege in una società razzista (il privilegio delle persone bianche), il privilegio maschile in una società patriarcale, etc.
Una condizione di vantaggio rispetto ad altre persone, dovuta non al merito ma a ragioni estrinseche favorevoli. Può riguardare la condizione economica, aspetti fisici, sociali, di genere, orientamento sessuale etc. Ad esempio il white privilege in una società razzista (il privilegio delle persone bianche), il privilegio maschile in una società patriarcale, etc.