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Hate Crimes No More. La campagna contro l’omofobia del Centro Risorse Lgbti

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Maurizio è un insegnante gay ed è stato insultato da un suo alunno per il suo orientamento sessuale; Christian è un ragazzo trans che denuncia i commenti subiti alle scuole superiori ogni volta che utilizzava il bagno e il disagio molto forte di andare a votare con un documento che non lo rappresenta; Anna e Georgette hanno 10 anni di differenza e non si conoscono, ma entrambe sono state molestate da un gruppo di uomini dopo essersi baciate in un luogo pubblico con la propria ragazza; Lyas è stato molestato da un gruppo di ragazzi mentre usciva dal cinema mano nella mano con il suo compagno; Georgette è stata fotografata e derisa per essersi seduta a gambe aperte durante le prove di un coro; Nicole è una attivista trans arrabbiata per i numerosi e gravi episodi di violenza subiti da bambina, da adolescente e durante la transizione, tra cui due stupri; Marco è stato identificato dalla polizia mentre si truccava in macchina con le sue amiche.

Sono i volti e le storie della campagna Hate Crimes no more, 7 testimonianze che raccontano di una violenza continua, trasversale, a volte sottile a volte feroce, che le persone lesbiche, trans, gay, bisessuali e intersex vivono quotidianamente in famiglia, a scuola, nelle reti di prossimità, negli spazi pubblici, nei luoghi istituzionali.

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Un fenomeno, quello dell’omo- bi- lesbo- trans- fobia, invisibile nella sua dimensione strutturale, spesso ricondotto alla rappresentazione “eccezionale” di singoli atti compiuti da persone isolate, mentre si tratta di un sistema di oppressione profondamente legato alla cultura del nostro paese e alla più ampia dimensione della violenza di genere e dei crimini d’odio.

L’omofobia e la transfobia sono Invisibili anche perché non esistono raccolte di dati sull’omofobia in Italia. Sappiamo, dai dati del Dipartimento di Salute Pubblica, che i suicidi di giovani lesbiche, gay, bisessuali e trans, legati alla discriminazione omofobica in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali, ma nessuna raccolta o ricerca specifica è mai stata condotta sul fenomeno. Ad oggi, in Italia, non sono infatti disponibili dati sui crimini d’odio omo/transfobico, siano essi verbali, fisici, sessuali, psicologici. Lo Stato italiano non riconosce i crimini d’odio per le persone LGBTQI e non ha mai approvato una legge specifica o integrato quelle esistenti.

Dimostrare l’esistenza e la portata del fenomeno è quindi fondamentale per chiedere alle istituzioni una legge che lo contrasti in maniera efficace. Per questo nasce Hate Crimes No More, un progetto di documentazione dei crimini d’odio motivati da omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia, realizzato dal Centro Risorse LGBTI, con il supporto del Comune di Bologna nell’ambito del Patto generale di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQI nella città di Bologna e del programma “Creating Opportunities” di Ilga Europe.

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Grazie alla rete dei partner che hanno aderito al progetto (Agedo, ARCI, Arcigay, Famiglie Arcobaleno, Rete Lenford, GayNet, Rete Genitori Rainbow, Ireos Firenze, Circolo Tondelli, Rete Educare alle Differenze, CESP, Rete Educare ai diritti umani), a ogni persona che compilerà il questionario sarà inviata una mappa delle attività sul territorio che possono supportare, accogliere e aiutare le vittime di violenza e discriminazione, in modo da svolgere anche un’azione di informazione e di rafforzamento della rete di soggetti impegnati nella prevenzione degli hate crimes e nel supporto alle vittime.

La campagna è stata realizzata dall’agenzia Comunicattive, specializzata in campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere, per la parte grafica, e da Visual Lab, laboratorio digitale specializzato in temi sociopolitici, per la parte video, in collaborazione con la regista Margherita Ferri.

Il Centro Risorse Lgbti è nato nel 2012 con l’intento di fornire strumenti, dati, competenze e idee al movimento LGBTQI italiano nel raggiungimento della piena uguaglianza e dei pieni diritti. Il Centro Risorse è una realtà apartitica, antifascista e per la promozione dei diritti umani. Ha collaborato con UNAR e con le principali associazioni LGBTI italiane nella realizzazione di progetti di documentazione dei crimini d’odio e strategie di advocacy (in Veneto, Campania, Piemonte e Emilia Romagna). Nel 2017 ha realizzato la ricerca Be Proud! Speak Out! incentrata sul benessere della popolazione LGBTI studentesca, condotta con il supporto del TC Columbia University e GLSEN, in partnership con Il Progetto Alice. Ogni report elaborato per i progetti ・consultabile e/o scaricabile dal sito risorselgbti.eu. Le competenze del team del Centro Risorse sono a disposizione delle associazioni e dei gruppi LGBTQI per supporto in empowerment, progettazione, fundraising, pianificazione.

Vuoi una consulenza sulla tua comunicazione di genere? Scrivici, troveremo delle idee insieme.